Ci sono persone che, anche quando non ci sono più, continuano a vivere.
Non con la presenza, non con la voce, ma con ciò che hanno lasciato nel cuore nei valori e nei ricordi di chi li porta con sè.
Così è per Benedetto XVI e Papa Francesco. Nel 2022 e nel 2025.
Due Papi, due stili.
La mente e il cuore, come raccontato in questo articolo, non si escludono: si completano.
Benedetto, profondo teologo, ha donato al mondo la bellezza del pensiero, dell’approfondimento, della ragione.
Tra le sue opere più note troviamo la trilogia Gesù di Nazaret e La mia eredità spirituale, in cui esplora il legame tra fede e verità.
Francesco, con la sua voce vicina alle persone, ha portato la Chiesa alle periferie del mondo. Ha scritto Fratelli tutti e Laudato si’, parlando di ambiente, comunità, giustizia. Libri come Il nome di Dio è Misericordia e Ti auguro il sorriso hanno toccato milioni di anime.
E oggi?
Anche se non sono più fisicamente tra noi, loro ci sono ancora.
Nei libri, nelle encicliche, nei piccoli gesti quotidiani ispirati dalle loro parole.
La loro immortalità non è nei corpi, ma nei valori che ci hanno affidato.
Come una fiaccola che si passa di mano in mano.
In fondo, l’integrazione tra mente e cuore che hanno incarnato è la stessa che proponiamo nell’adozione.
Come racconto anche nell’articolo Pasqua, integrazione e cambiamento, le radici si possono fondere con nuovi rami, e generare vita.
📘 E questo è anche il cuore del mio lavoro con il Metodo OSCAR: un cammino per integrare passato e presente, dolore e speranza, ragione e sentimento. Ed anche Biologia e cuore nel percorso legato all’adozione.